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Il borgo di Oriolo

Il borgo di Oriolo, inserito nella lista dei borghi più belli d’Italia, è un vero e proprio gioiellino della Calabria. Posto su uno sperone a 450 metri d’altezza, conserva tutti gli antichi splendori grazie al castello aragonese, i suoi palazzi nobiliari, i suoi vicoli e le piazze.

Uno splendido borgo medievale assolutamente da vedere che è in grado di raccontare la sua storia attraverso un contesto suggestivo che ogni anno attira migliaia di turisti e curiosi viaggiatori.

Situato in provincia di Cosenza, proprio ai piedi del Parco Naturale del Pollino, è uno degli ultimi paesi della Calabria ai confini con la Basilicata.

Andiamo a scoprire insieme cosa vedere nel borgo di Oriolo. Ma prima di partire, introduciamo brevemente alcuni cenni storici.

La storia del borgo di Oriolo

Il borgo di Oriolo venne costruito come fortezza per difendere il territorio dalle invasioni dei saraceni. Nel corso della storia è stato più volte vittima di saccheggi e distruzioni riuscendo, per fortuna, a mantenere intatti i maggiori luoghi di interesse e il tratto tipicamente medievale dell’abitato.

Nel periodo bizantino prima e sotto il primo dominio normanno raggiunse il massimo splendore dal punto di vista sociale ed economico. Successivamente fu oggetto, come tanti paesi e borghi calabresi, di continui passamano tra signori e baroni del periodo come i Sanseverino e i Pignone del Carretto.

Panorama dal castello di Oriolo

Per approfondire la storia, visita la pagina di Oriolo.

Ora andiamo a scoprire cosa vedere e fare nel fantastico borgo di Oriolo.

Borgo di Oriolo: Cosa Vedere e Cosa Fare

1 – Nei vicoli del borgo

Il viaggio nel borgo di Oriolo non può che partire dai vicoli del paesello. Iniziamo il percorso nel suggestivo corso principale sul quale affacciano i maggiori palazzi nobiliari antichi. Da qui si diramano tanti vicoli tutti da scoprire che hanno il potere di catapultarci nel medioevo, per riassaporare la storia e gli antichi splendori del passato.

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Borgo Oriolo

Risalendo il borgo troviamo il Palazzo Giannettasio, diventata negli ultimi anno centro di cultura grazie al piccolo museo della civiltà contadina che troviamo all’interno, e i numerosi eventi culturali che ospita durante tutto l’anno.

Lungo il borgo troviamo anche delle piccole strutture religiose come la Cappella di San Rocco, la Cappella della Madonna della Virtù e la Cappella di San Francesco, che vengono aperte solo in specifiche occasioni di festeggiamenti durante l’anno.

Tra le strutture religiose, la più importante è sicuramente la Chiesa Madre si San Giorgio, la seconda tappa del nostro cammino.

2 – La Chiesa Madre di San Giorgio

Tappa fissa è la Chiesa Madre di San Giorgio Martire, che risale al 1400, ed è depositaria di arte e cultura. Infatti all’interno della struttura sono presenti quadri, monumenti e altari preziosi che arricchiscono la straordinaria bellezza dell’impianto.

La scoperta più sorprendente visitando la Chiesa, è però scoprire che all’interno è conservato un frammento osseo di San Francesco di Paola. Si tratta dell’alluce che, dopo una serie di accurati studi, è stata autentificata la veridicità dell’appartenenza a San Francesco.

Lasciandoci la Chiesa di San Giorgio alle spalle arriviamo all’ultima tappa del nostro percorso: il castello di Oriolo, che avevamo già ampiamente intravisto durante la nostra risalita nel borgo.

3 – Il Castello di Oriolo

Alla cima del borgo troviamo il castello normanno di Oriolo completamente intatto, testimone autentico d’arte e di bellezza. Dal castello si scorge un panorama fantastico sull’intera area della Valle del Ferro, che arricchisce e valorizza il contesto in cui è calato.

All’interno del castello sono presenti diverse aree d’esposizione e sale di approfondimento per conoscere l’architettura e le vicende storiche del luogo. Un castello che merita assolutamente una visita.

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Costo del biglietto: intero 3€, ridotto 2€ (fino a 14 anni), gratuito per i residenti.

4 – Mudam: Museo diffuso delle arti e dei mestieri

Da vedere anche il Museo diffuso delle arti e dei mestieri, un insieme di beni culturali materiali e immateriali che raccontano l’identità e il valore storico-culturale del territorio.

Un ottimo modo per scoprire i mestieri, le arti e le tradizioni locali attraverso percorsi di fruizione che mettono in relazione natura, paesaggio e cultura.

Il museo è a ingresso libero ed è inserito in un itinerario a tema che parte dal castello, passa dal palazzo Giannettasio, passando per botteghe e putìe (negozietti).

5 – Degustazioni prodotti tipici

Prima di terminare la visita nei paesi e borghi della Calabria, è tappa fissa fermarsi per degustare i tipici prodotti locali. I salumi, l’olio e il pane fresco casereccio, i formaggi prodotti dalle aziende locali.

Una tappa gastronomica in una dei tanti punti di ritrovo che troviamo a Oriolo, per concludere la giornata con tutto il gusto della genuinità e della tradizionalità locale.

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Spero questo articolo sia stato utile per conoscere e approfondire il borgo di Oriolo in tutta la sua bellezza. Un luogo magico che ogni anno attrae centinaia di viaggiatori.

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